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Datos del documento

Original, título
Cantico di Frate Sole = Cantico delle creature
Original, fechas
Redacción: 1224-1226. Edición de base: Speculum perfectionis, de Sabatier, pp. 331-335.
Lugar de publicación
Madrid
Editor/Impresor
Biblioteca de la Semana Católica (impresor)
Fechas
1911 [edición]
Edicion
4ª ed.?
ISBD
[Cántico]. En: Florecitas de San Francisco de Asís : crónica italiana de la Edad Media. — Madrid : Biblioteca de la Semana Católica, 1911. — 429 ; 19 cm. — Apéndice tercero, p. VI.
Fuente
Ej. de Librería anticuaria: Datos proporcionados por Antonia Deias (Universidad del País Vasco en Vitoria)
Verificada
✔️
Descripción del contenido
  • Portada: «FLORECITAS|DE| SAN FRANCISCO DE ASÍS| CRÓNICA ITALIANA DE LA EDAD MEDIA| Traducida directamente al castellano | POR| UN HERMANO DE LA ORDEN TERCERA».
  • Preliminares del editor o del traductor: «Introducción» (p. 5-38)
  • Texto: (p. 41-418) : inc. «Florecillas de San Francisco- Capítulo primero. En el nombre de Nustro Señor (…) Primeramente es de considerar que el glorioso San Francisco, en todos los actos de su vida, fué conforme a Cristo bendito...», expl. «…que sin trabajo ninguno entraron en el reino de los cielos. En alabanza de Jesucristo, amén, |A.M.D.G.».|| Apéndices [falta el primero]; Ap. Segundo (p. I- XXVII .), Ap. Tercero (p. I-XXII), Ap.Cuarto (p. I-IV), Ap. Quinto (I-XIII), Ap. Sexto (p. I- VII), Ap. Séptimo (p. I-VII) inc. «Altísimo, omnipotente buen Señor, /tuyas las alabanzas ono, la gloria y el honor...», expl. «...Load y bendecid a mi Señor, y dadle gracias/ y servidle siempre con grande humildad».
  • Texto (parte): inc. «Altísimo, omnipotente buen Señor, /tuyas las alabanzas ono, la gloria y el honor...», expl. «...Load y bendecid a mi Señor, y dadle gracias/ y servidle siempre con grande humildad».
Ejemplares
  • BCSIC
  • BUMurcia
Observaciones

Véase registro 5411. Dados los 30 años transcurridos desde la ed. primera de las Florecitas, en 1881, el traductor del Cántico es persona distinta de Pérez Villamil

Traductor

Anónimo -

Otras traducciones

Autor

Francesco d'Assisi 1181-1182 - 1226

Observaciones:

SCRITTI LATINI Gli scritti di san Francesco (1182-1226) documentano non la storia della vita del Santo, privi come sono di dati cronologici, ma lo spirito e l'ideale francescani. Gran parte di tali scritti (per esempio molte epistole e la prima delle tre Regole del primo Ordine francescano, composta nel 1209 o 1210 assai breve, che ricevette soltanto oralmente l'approvazione di Innocenzo III) andò smarrita. Noi possediamo la cosiddetta Regula I (in realtà II), composta nel 1221 con la collaborazione, per ciò che riguarda i testi biblici, di fra Cesario da Spira: tale Regula (detta "non bullata" perché non approvata con bolla papale) consta di ventitré capitoli, dei quali l'ultimo è una preghiera di ringraziamento e di supplica al Signore, e raccoglie le norme, le ammonizioni, le esortazioni rivolte dal Santo ai confratelli, in occasione particolarmente dei Capitoli. La Regula II, in realtà III (detta "bullata" per la ricevuta approvazione pontificia del 29 novembre 1223) di soli dodici capitoli, è un rifacimento, più conciso e ordinato, della precedente, rispetto alla quale non presenta - come alcuni studiosi hanno voluto affermare - novità sostanziali: ed è quella anche attualmente in vigore nell'Ordine francescano. Nel "Testamento", scritto dal Santo alla vigilia della morte e imposto come parte integrante della Regola, è da lui legata in eredità ai confratelli, come il più gran tesoro spirituale, madonna Povertà. Nella prima edizione completa degli scritti francescani, quella del Wadding, diciassette furono le epistole ritenute autentiche, ma il loro numero fu assai diminuito nelle edizioni critiche posteriori. Sono da ricordare: a) un'epistola circolare (scritta nel 1215) a tutti i fedeli religiosi e laici, nella quale esorta tutti alla penitenza e all'esercizio fedele delle virtù cristiane; b) un'epistola "ad quendam ministrum", scritta poco prima del 1223, importante per il contenuto morale; c) un'epistola diretta al Ministro Generale e ai frati radunati in Capitolo, in cui sono precisati alcuni precetti di grande importanza per il Santo; d) una breve epistola indirizzata "ad populorum rectores", per invitarli a non dimenticare la legge di Dio e a non lasciarsi travolgere dalle cose temporali; e) una breve epistola, indirizzata (verso il 1223) "a tutti i custodi dei Frati Minori", per infervorare tutte le anime all'amore e all'adorazione verso Gesù Sacramentato. V'è poi la lettera "a tutti i chierici intorno al culto del Corpo del Signore e al decoro dell'altare" e infine la breve lettera autografa del Santo a fra'Leone, conservata nella cattedrale di Spoleto. Di dubbia autenticità, almeno per ciò che riguarda la forma nella quale ci è pervenuta, è l'epistola a sant'Antonio, a lode e compiacimento delle spiegazioni della santa teologia da lui fatte ai confratelli. Tra le poesie religiose latine si annoverano le "Laudes Domini", comprendenti una parafrasi del "Pater noster" e una specie di salmo alternato, composto di passi della Sacra Scrittura e della liturgia; le "Laudes de virtutibus" o "Salutatio virtutum"; la "Salutatio B.M. Virginis", in alcuni codici distinta dalla precedente e in altri unita alle "Laudes Domini"; le "Laudes Dei altissimi", inno di ammirazione alla divinità, il cui manoscritto autografo si conserva ad Assisi. Possono ancora essere ricordati fra gli scritti di san Francesco le "Admonitiones" o "Verba admonitionis" contenenti consigli del Santo sulla retta interpretazione della regola, e il "De religiosa habitatione in eremo", per i frati desiderosi di condurre vita eremitica. La pubblicazione integrale degli scritti francescani, avvenuta nel 1623 ad Anversa, a opera dell'annalista francescano Luca Wadding, corredata da alcune osservazioni, costituì l'edizione su cui poggiarono tutte le edizioni successive, sino a quelle critiche di L. Lemmens (Quaracchi, 1904) e di H. Böhmer (Tubinga, 1904). L'unica versione italiana finora apparsa è quella a cura di V. Facchinetti (Milano, 1944).

Textos

Original

CANTICO DI FRATE SOLE

Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.

Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infrmitate et tribulatione.

Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.

Paratextos

Texto de la traducción

Altísimo, omnipotente buen Señor,
tuyas las alabanzas son, la gloria y el honor,
y toda bendición.
A ti sólo, Altísimo, te corresponden,
y ningún hombre es digno
de pronunciar tu nombre.
Loado seas, mi Señor,
por todas tus criaturas,
especialmente por el hermano sol,
que hace el día y por él nos alumbras,
y él es bello y radiante con gran esplendor;
de ti, oh Altísimo, lleva significación.
Loado seas, mi Señor,
por la hermana luna y las estrellas;
en el cielo las formaste claras y preciosas y bellas.
Loado seas, mi Señor, por el hermano viento,
y por el aire y nublado y sereno y todo tiempo,
Por los cuales a tus criaturas das sustento.
Loado seas, mi Señor, por la hermana agua,
la cual es muy útil y humilde y preciosa y casta.
Loado sea, mi Señor, por el hermano fuego,
por el cual alumbras la noche,
y es hermoso y alegre y muy robusto y fuerte.
Loado seas, mi Señor, por nuestra hermana madre tierra,
La cual nos sustenta y gobierna,
Y produce diversos frutos, matizadas flores y hierbas.
Loado seas, mi Señor, por quienes perdonan por tu amor,
Y sufren enfermedad y tribulación;
Dichosos los que sufrirán en paz,
Porque de ti, Altísimo, coronados serán.
Loado seas, mi Señor, por nuestra hermana la muerte corporal,
De la cual ningún hombre viviente puede escapar;
¡ay de aquellos que mueren en pecado mortal!
Dichosos aquellos que se hallen en tu santa voluntad,
porque la segunda muerte no les hará mal.
Load y bendecid a mi Señor, y dadle gracias
y servidle siempre con grande humildad