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Datos del documento

Original, título
Discorso dell'alicorno, et delle sue singolarissime virtu. Et della gran bestia detta alce da gli antichi
Original, fechas
1ª edición: L' alicorno, discorso dell'eccellente medico, et filosofo m. Andrea Bacci; nel quale si tratta della natura dell'alicorno, & delle sue virtu eccellentissime ... (In Fiorenza: appresso Giorgio Marescotti, 1573). Edición de base: La única ed. que reúna las obras citadas por el traductor es: Le XII pietre pretiose, le quali per ordine di Dio nella santa legge, adornauano i vestimenti del sommo sacerdote. Aggiunteui il diamante, le margarite, e l'oro, poste da S. Giouanni nell'Apocalisse, in figura della celeste Gierusalemme: con vn sommario dell'altre pietre pretiose. Discorso dell'alicorno, et delle sue singolarissime virtu. Et della gran bestia detta alce da gli antichi. Di Andrea Bacci (In Roma: nella stamparia di Vincenzo Accolti). Otra emisión de Bartolomeo Grassi con emblema de Sixto V.
Lugar de publicación
Todi
Editor/Impresor
Vincenzo Galasso (impresor)
Fechas
1675 [edición]
Edicion
1ª ed.
ISBD
Virtudes y marauillosas calidades de la vña de la gran bestia, llamada por los antiguos, Alce : Plinio la llama Moclin: los Schitas Torando: los Tudescos Helleudel: Olao Magno Rangifero, o Asno Salvage / Sacado del libro de las doze piedras, tratado de la Gran Bestia por Andres Bacchi Medico y Filosofo ; impresso en Roma, en el año 1577 ; La sobredicha Uña y Sortijas de la Gran Bestia se hallaran en casa de Valentino Tofani Veneciano ; Traducido del italiano en lengua castellana. — Impresso en Todi : por Vicente Galaso, 1675. — [1] h. ; Fol. — Hoja impresa por una sola cara.-Port. con orla tip.-Port. con grab xil.
Verificada
Ejemplares
  • BUSevilla: A 109/086(37) (Enc. perg. -- Índice ms. del volumen facticio -- Encuadernado con otras obras formando un volumen facticio)
Observaciones

El subtítulo alude a la venta en farmacia (casa de Valentino Tofani) de los productos cuyas virtudes describía la traducción. Desdichadamente esta se ha perdido y queda sólo el frontispicio, encuadernado junto con otras obras en un volumen facticio. La obrita de Bacci tuvo una traducción latina en Alemania: De monocerote seu unicornu,ejusque admirandis viribus et usu tractatus Italica lingua conscriptus, nunc vero ... a Wolfgango Gabelchover ... latine redditus. Cui ... accessit alius, De magna bestia, ab antiquis alce, Germanis Ellend vocato, ejusque ungulae pro epilepsia & consimilibus morbis abigendis, viribus & usu, libellus, ab eodem D. Andrea Baccio Italice conscriptus, & a Wolfg. Gabelchover in latinam linguam conversus (Stutgardiae, Marcus Fürsterus,1598)

Traductor

Anónimo -

Otras traducciones

Autor

Bacci, Andrea 1524 - 1600

Observaciones:

De naturali vinorum historia - Andrea Bacci Medico e naturalista nipote di un ingegnere della fabbrica della Basilica di Loreto e discendente da parte di madre dei Paleologi, ultimi imperatori di Bisanzio. Studiò a Matelica, poi fu a Siena, ed infine a Roma sotto la protezione del concittadino Modestino Cassini, Archiatra di Pio V. Laureatosi, nel 1552 divenne pubblico lettore di filosofia e favorito dal Cardinale Ascanio Colonna, entrando ben presto nella migliore società romana. Sei anni dopo diede alle stampe la sua prima opera "Sul Tevere", ma fu con il "De Thermis" che, nel 1571 assurse a grande notorietà. Il libro venne accolto con entusiasmo perché ritenuto il più dotto trattato sulla storia e le qualità terapeutiche delle acque, ed ebbe diverse ristampe anche successive fino al ‘700. Nel 1567 al Bacci fu assegnata la cattedra di botanica dell'Università "La Sapienza", e nel 1586 Sisto V gli concesse la nomina di Archiatra Pontificio. Pur continuando a scrivere su varie tematiche, ormai colmo d’onori ed avanti negli anni, il Bacci si dedicò finalmente a redigere il "De naturali vinorum historia", trattato monumentale sulla storia dei vini. Pubblicato nel 1596 è suddiviso in sette libri: I -temi relativi alla vinificazione e conservazione dei vini; II -consumo dei vini in rapporto alle condizioni di salute; III -caratteristiche peculiari dei diversi vini; IV -uso dei vini da parte degli antichi, specie nei conviti; V -vini delle varie regioni d'Italia; VI -vini che si importavano a Roma; VII -vini dei paesi stranieri. L'opera di Bacci, arricchita dei dati raccolti dalla letteratura greca e latina, propone annotazioni sul clima, sul paesaggio agrario, sulle iniziative economiche dei principi e delle popolazioni, sul carattere degli abitanti e sulle tradizioni conviviali dei vari Paesi.